Wednesday, September 28, 2011
La pentola e la linea: ricordo di Osvaldo Cavandoli
Destini Incrociati, programma a dell'emittente radiofonica Radio24 a cura di Giacomo Zito dedica una puntata a Osvaldo Cavandoli, papà de La Linea.
Numerosi aneddoti e frasi sono state estratte dal mio personale ricordo del "Cava", pubblicato su questo stesso blog ad un anno dalla scomparsa del grande amico e maestro.
Una citazione delle fonti sarebbe stato un gesto elegante.
Ascolta QUI la puntata di Destini Incrociati dedicata a Osvaldo Cavandoli.
Leggi QUI il ricordo del Maestro pubblicato sul mio blog.
Tuesday, September 20, 2011
COWming soon: "Cow Vs Fly"!
Grazie alla collaborazione con LagMac Studio e Meleto Software, sta per arrivare a conclusione il progetto “Cow Vs Fly”.
Il gioco, interamente basato sulla fisica, conterà ben 61 livelli e vedrà La Mucca impegnata in una dura battaglia contro fastidiosissime mosche; non mosche comuni, ma super mosche.
Grafica curatissima, molto umorismo e un pizzico di cinismo saranno i punti forti di questo nuovo, spassosissimo gioco, che sarà disponibile sull’App Store entro la fine del 2011.
Ad una prima versione per iPhone ed iPod Touch, ne seguirà una in HD per iPad.
Potrete seguire in tempo reale gli sviluppi del gioco attraverso il sito ufficiale, la pagina Facebook, oppure Twitter.
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Thanks to the collaboration with LagMac Studio and Meleto Software, the “Cow Vs Fly” project is now close to completion.
The game, entirely based on physics, will count as many as 61 levels and will feature The Cow engaged in a hard fight against very annoyng flies; not your regular flies but super flies.
Sophisticated design, lots of humor and a bit of cynicism will be the strong points of this new, hilarious game, that will be available on the App Store by the end of 2011.
A first version for iPhone and iPod Touch will be followed by a HD version for iPad.
You can follow the developement of the game in real time on the official website, the Facebook page, or on Twitter.
Saturday, September 10, 2011
Como and its Twins (Como e i suoi Gemelli)
Cortometraggio animato basato su una storia scritta dagli studenti della Scuola Media "Gugliemo Marconi" di Como , A.S. 2007-08.
Versione inglese curata da Marco Lora per l'Italian American Academy of San Diego.
Regia: Piero Tonin e Claudio Acciari
Personaggi e animazioni: Piero Tonin
Illustrationi e fondali: Claudio Acciari
Sceneggiatura: Manuela Mantegazza, Eleonora Cancelliere, Piero Tonin, Claudio Acciari
Produzione: Comune di Como
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Animated short based on a story written by the students of the Middle School "Guglielmo Marconi" of Como, SY 2007-08.
English version by Marco Lora for Italian American Academy of San Diego.
Directors: Piero Tonin & Claudio Acciari
Animation and characters: Piero Tonin
Illustrations and backgrounds: Claudio Acciari
Screenplay: Manuela Mantegazza, Eleonora Cancelliere, Piero Tonin, Claudio Acciari
Production: Comune di Como
Alcuni fotogrammi del cortometraggio - Some frames from the animated short.
Saturday, September 3, 2011
Intervista su FumettandoBlog
Intervista a cura di Massimiliano Pugliese di FumettandoBlog
E' con vero piacere che vi presentiamo un personaggio importante nel mondo del fumetto e dell'illustrazione italiana: Piero Tonin.
Fumettandoblog: Nella tua esperienza lavorativa sei passato dalle illustrazioni umoristiche alle sigle tv, dai lungometraggi animati, al restauro dei classici film di animazione... qual è il filo conduttore di tutte queste esperienze?
Piero: Il desiderio di sperimentare.
F: Lavori negli USA, il tuo sito è on per l'inglese e in costruzione per l'italiano, il blog è in inglese... In cosa gli americani sono avanti a noi in questo settore artistico-produttivo?
P: In tutto. La differenza fondamentale è che in America le nuove idee, se sono valide, vengono accolte con entusiasmo e sostenute, mentre in Italia suscitano indifferenza o addirittura ostilità.
Nel nostro Paese troppe persone che hanno potere decisionale non hanno alcun interesse a cambiare lo stato delle cose. Così possono continuare a far lavorare solamente chi vogliono loro, alle loro condizioni. In Italia troppo spesso le novità fanno paura.
F: Dalla tua biografia si nota che hai capito prestissimo l'importanza di internet e ora sei tra i primi a sbarcare nel mondo delle app elettroniche per iPhone e iPad. Cosa ti ha portato a questa scelta? Ritieni che il fumetto possa trovare linfa vitale attraverso questi nuovi dispositivi?
P: Certamente. Con l'avvento delle nuove tecnologie i mercati tradizionali sono destinati a ridursi sempre più o a scomparire del tutto, e chi non si adegua rapidamente è perduto.
Inoltre internet e altri nuovi dispositivi permettono di lavorare con meno intermediari, evitando, fra le altre cose, di dover avere a che fare con tanti capetti che si improvvisano esperti di fumetto o animazione.
F: Ci sono iniziali riscontri positivi da parte del pubblico dell'App Store?
P: Sì, la mia prima app è stata accolta molto favorevolmente. Sono rimasto piacevolmente sorpreso da alcuni commenti positivi giunti dall'estero, da paesi decisamente più avanti dell'Italia in questo settore.
F: La nascita del fumetto in formato elettronico ha portato allo sviluppo del filesharing illegale. Fumetti e pirateria: ritieni questo un problema vero?
P: La facilità di riproduzione tipica del supporto digitale crea ovviamente spiacevoli effetti collaterali, basta vedere quello che sta
succedendo ormai da tempo nel mondo della musica.
Tuttavia ritengo che i pro siano infinitamente superiori ai contro. Tutto sta a prendere atto che la situazione è cambiata per sempre e agire di conseguenza. Senza l'avvento di internet e altre nuove tecnologie il sottoscritto avrebbe dovuto cambiare mestiere da tempo.
F: Che ne pensi della situazione attuale del fumetto italiano? Ci sono autori o prodotti che ti piacciono particolarmente?
P: Penso che ci potrebbero essere molti nuovi autori di talento, che non avrebbero nulla da invidiare ai grandi del passato, se fosse data loro la possibilità di lavorare e di crescere. Non si diventa bravi dall'oggi al domani, ci vogliono anni di gavetta, ma bisogna avere la possibilità di farla dignitosamente.
Così, quasi sempre, vanno avanti quelli che provengono da una situazione familiare più fortunata e che possono permettersi di fare fumetto senza preoccuparsi troppo del rientro economico. Alla fine qualcuno diventa anche bravo, ma la maggior parte si perde per strada.
E' un vero peccato perchè in Italia ci sarebbe la possibilità di "costruire" nuovi talenti come accade per esempio nel mondo del calcio o del motociclismo, dove il nostro Paese riesce a sfornare ormai da anni nuovi campioni.
Ringraziamo Piero per la sua sempre squisita disponibilità e per i mille spunti di riflessione che le sue dichiarazioni, mai scontate e banali, fanno emergere in noi.
E' con vero piacere che vi presentiamo un personaggio importante nel mondo del fumetto e dell'illustrazione italiana: Piero Tonin.
Fumettandoblog: Nella tua esperienza lavorativa sei passato dalle illustrazioni umoristiche alle sigle tv, dai lungometraggi animati, al restauro dei classici film di animazione... qual è il filo conduttore di tutte queste esperienze?
Piero: Il desiderio di sperimentare.
F: Lavori negli USA, il tuo sito è on per l'inglese e in costruzione per l'italiano, il blog è in inglese... In cosa gli americani sono avanti a noi in questo settore artistico-produttivo?
P: In tutto. La differenza fondamentale è che in America le nuove idee, se sono valide, vengono accolte con entusiasmo e sostenute, mentre in Italia suscitano indifferenza o addirittura ostilità.
Nel nostro Paese troppe persone che hanno potere decisionale non hanno alcun interesse a cambiare lo stato delle cose. Così possono continuare a far lavorare solamente chi vogliono loro, alle loro condizioni. In Italia troppo spesso le novità fanno paura.
F: Dalla tua biografia si nota che hai capito prestissimo l'importanza di internet e ora sei tra i primi a sbarcare nel mondo delle app elettroniche per iPhone e iPad. Cosa ti ha portato a questa scelta? Ritieni che il fumetto possa trovare linfa vitale attraverso questi nuovi dispositivi?
P: Certamente. Con l'avvento delle nuove tecnologie i mercati tradizionali sono destinati a ridursi sempre più o a scomparire del tutto, e chi non si adegua rapidamente è perduto.
Inoltre internet e altri nuovi dispositivi permettono di lavorare con meno intermediari, evitando, fra le altre cose, di dover avere a che fare con tanti capetti che si improvvisano esperti di fumetto o animazione.
F: Ci sono iniziali riscontri positivi da parte del pubblico dell'App Store?
P: Sì, la mia prima app è stata accolta molto favorevolmente. Sono rimasto piacevolmente sorpreso da alcuni commenti positivi giunti dall'estero, da paesi decisamente più avanti dell'Italia in questo settore.
F: La nascita del fumetto in formato elettronico ha portato allo sviluppo del filesharing illegale. Fumetti e pirateria: ritieni questo un problema vero?
P: La facilità di riproduzione tipica del supporto digitale crea ovviamente spiacevoli effetti collaterali, basta vedere quello che sta
succedendo ormai da tempo nel mondo della musica.
Tuttavia ritengo che i pro siano infinitamente superiori ai contro. Tutto sta a prendere atto che la situazione è cambiata per sempre e agire di conseguenza. Senza l'avvento di internet e altre nuove tecnologie il sottoscritto avrebbe dovuto cambiare mestiere da tempo.
F: Che ne pensi della situazione attuale del fumetto italiano? Ci sono autori o prodotti che ti piacciono particolarmente?
P: Penso che ci potrebbero essere molti nuovi autori di talento, che non avrebbero nulla da invidiare ai grandi del passato, se fosse data loro la possibilità di lavorare e di crescere. Non si diventa bravi dall'oggi al domani, ci vogliono anni di gavetta, ma bisogna avere la possibilità di farla dignitosamente.
Così, quasi sempre, vanno avanti quelli che provengono da una situazione familiare più fortunata e che possono permettersi di fare fumetto senza preoccuparsi troppo del rientro economico. Alla fine qualcuno diventa anche bravo, ma la maggior parte si perde per strada.
E' un vero peccato perchè in Italia ci sarebbe la possibilità di "costruire" nuovi talenti come accade per esempio nel mondo del calcio o del motociclismo, dove il nostro Paese riesce a sfornare ormai da anni nuovi campioni.
Ringraziamo Piero per la sua sempre squisita disponibilità e per i mille spunti di riflessione che le sue dichiarazioni, mai scontate e banali, fanno emergere in noi.
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