Intervista a cura di Massimiliano Pugliese di FumettandoBlog
E' con vero piacere che vi presentiamo un personaggio importante nel mondo del fumetto e dell'illustrazione italiana: Piero Tonin.
Fumettandoblog: Nella tua esperienza lavorativa sei passato dalle illustrazioni umoristiche alle sigle tv, dai lungometraggi animati, al restauro dei classici film di animazione... qual è il filo conduttore di tutte queste esperienze?
Piero: Il desiderio di sperimentare.
F: Lavori negli USA, il tuo sito è on per l'inglese e in costruzione per l'italiano, il blog è in inglese... In cosa gli americani sono avanti a noi in questo settore artistico-produttivo?
P: In tutto. La differenza fondamentale è che in America le nuove idee, se sono valide, vengono accolte con entusiasmo e sostenute, mentre in Italia suscitano indifferenza o addirittura ostilità.
Nel nostro Paese troppe persone che hanno potere decisionale non hanno alcun interesse a cambiare lo stato delle cose. Così possono continuare a far lavorare solamente chi vogliono loro, alle loro condizioni. In Italia troppo spesso le novità fanno paura.
F: Dalla tua biografia si nota che hai capito prestissimo l'importanza di internet e ora sei tra i primi a sbarcare nel mondo delle app elettroniche per iPhone e iPad. Cosa ti ha portato a questa scelta? Ritieni che il fumetto possa trovare linfa vitale attraverso questi nuovi dispositivi?
P: Certamente. Con l'avvento delle nuove tecnologie i mercati tradizionali sono destinati a ridursi sempre più o a scomparire del tutto, e chi non si adegua rapidamente è perduto.
Inoltre internet e altri nuovi dispositivi permettono di lavorare con meno intermediari, evitando, fra le altre cose, di dover avere a che fare con tanti capetti che si improvvisano esperti di fumetto o animazione.
F: Ci sono iniziali riscontri positivi da parte del pubblico dell'App Store?
P: Sì, la mia prima app è stata accolta molto favorevolmente. Sono rimasto piacevolmente sorpreso da alcuni commenti positivi giunti dall'estero, da paesi decisamente più avanti dell'Italia in questo settore.
F: La nascita del fumetto in formato elettronico ha portato allo sviluppo del filesharing illegale. Fumetti e pirateria: ritieni questo un problema vero?
P: La facilità di riproduzione tipica del supporto digitale crea ovviamente spiacevoli effetti collaterali, basta vedere quello che sta
succedendo ormai da tempo nel mondo della musica.
Tuttavia ritengo che i pro siano infinitamente superiori ai contro. Tutto sta a prendere atto che la situazione è cambiata per sempre e agire di conseguenza. Senza l'avvento di internet e altre nuove tecnologie il sottoscritto avrebbe dovuto cambiare mestiere da tempo.
F: Che ne pensi della situazione attuale del fumetto italiano? Ci sono autori o prodotti che ti piacciono particolarmente?
P: Penso che ci potrebbero essere molti nuovi autori di talento, che non avrebbero nulla da invidiare ai grandi del passato, se fosse data loro la possibilità di lavorare e di crescere. Non si diventa bravi dall'oggi al domani, ci vogliono anni di gavetta, ma bisogna avere la possibilità di farla dignitosamente.
Così, quasi sempre, vanno avanti quelli che provengono da una situazione familiare più fortunata e che possono permettersi di fare fumetto senza preoccuparsi troppo del rientro economico. Alla fine qualcuno diventa anche bravo, ma la maggior parte si perde per strada.
E' un vero peccato perchè in Italia ci sarebbe la possibilità di "costruire" nuovi talenti come accade per esempio nel mondo del calcio o del motociclismo, dove il nostro Paese riesce a sfornare ormai da anni nuovi campioni.
Ringraziamo Piero per la sua sempre squisita disponibilità e per i mille spunti di riflessione che le sue dichiarazioni, mai scontate e banali, fanno emergere in noi.
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